Quali esami fare per sapere se si è in menopausa?

Non sempre capire se sei in menopausa è facile e scontato. A volte questa condizione si maschera con altre, oppure si manifesta in maniera atipica.

Se rientri in questi casi, oppure hai dei dubbi sull’argomento, ti consigliamo di effettuare una chiacchierata con un Medico.

In linea di massima, se hai tra 45 e 55 anni e accusi i fastidi tipici della menopausa, è perché probabilmente ci sei appena entrata.

La maggior parte delle donne, infatti, manifesta i primi sintomi a 51 anni, ma non sono rari i casi di menopausa precoce e tardiva. In quei casi, essa si manifesta nel pieno dei quaranta o dopo i 52.

Quindi, niente paranoie!

Poniti domande solo nel caso in cui il tuo ciclo non compaia da almeno sei mesi; in caso contrario potresti trovarti nella pre-menopausa, una fase in cui il processo non è ancora definitivo e piccoli ritardi sono del tutto normali.

Inoltre, dobbiamo farti una doverosa specifica: nessun esame ti dirà se sei o meno in menopausa o quando ci arriverai.

Ogni donna vive un’esperienza di sviluppo diversa, e da questo non è esente la menopausa.

Sei tu con le tue sensazioni a capire se hai bisogno di qualche controllo di conferma, in risposta a nuove manifestazioni del tuo corpo.

Ma come puoi realmente sapere se sei entrata in menopausa?

Indagine ormonale

Più comunemente conosciuta come Analisi dei livelli ormonali, è unindagine che va a cercare l’ormone FSH FollicoloStimolante, e a “contarne le presenze”.

In base al valore ottenuto viene stabilito se il caso in questione è entrato o meno in menopausa.

È un esame svolto su un campione di sangue prelevato in sede, una procedura molto veloce. Se sei in menopausa questo valore sarà tra 16,7 e 134,8 mlU/ml.

Attenzione: non è detto che gli alti valori di FSH siano indice di menopausa certa; o meglio, possiamo dire che altri disturbi influenzano il rilascio nel corpo di questo ormone.

Ci sono molte situazioni che provocano un mancato controllo da parte dell’ovaio, quindi prima di saltare a facile conclusione ti consigliamo di effettuare un esame della tiroide.

Analisi del colesterolo

Il quadro lipidico ematico andrebbe tenuto sotto controllo tutta la vita.

Infatti, una situazione fuori controllo è spesso il prodotto di abitudini sbagliate, soprattutto in soggetti nei quali la menopausa è ancora un’opzione.

Una delle funzioni degli estrogeni è proprio quella di regolare il rapporto tra colesterolo buono e cattivo.

Quando questi vengono a mancare, il colesterolo HDL (quello buono) non trasporta più LDL fuori dai flussi sanguigni; quest’ultimo va ad accumularsi nei vasi e ad ostruirli. I vasi si compromettono e il soggetto rischia l’infarto.

Un eccesso di LDL (con valori superiori a 159 mg/dl) implica una situazione da tenere sotto controllo; se ti trovi in questa situazione, è molto probabile che tu sia entrata in menopausa. Ma niente paura!

Ricorda che l’alimentazione in menopausa deve avere la priorità su tutto: non solo per tenere sotto controllo problemi di questo tipo, ma anche per evitare che tutto il tuo corpo si intossichi.

Oltre al colesterolo si possono analizzare i livelli di glicemia, dei trigliceridi e dei fattori di coagulazione, ma il primo rimane l’indicatore più importante.

È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.

(Antoine De Saint-Exupery)

Analisi MOC

Per chi non è del mestiere, una MOC è un’analisi della densità ossea (BMD).

Individua situazione di osteopenia ed osteoporosi, confrontando i valori ottenuti con quelli di una persona dello stesso sesso adulto giovane e sano, con quelli di un soggetto di stesso sesso ed età.

Il risultato quindi è proprio un termine di paragone che individua nei valori compresi tra -1 e +1 situazioni normali, inferiori a -1 situazioni di osteopenosi, inferiori a -2,5 problemi di osteoporosi.

Tieni conto che questo esame si fa per tutte le problematiche legate agli ormoni.

La diminuzione di densità ossea è una condizione comune in molte patologie oltre alla menopausa, quindi effettualo solo in accompagnamento agli altri esami che ti riportiamo.

Mammografia

La mammografia è un esame che fa parte della prevenzione per il tumore al seno; anzi: è il più importante.

Nei soggetti a rischio viene eseguito una volta l’anno, in modo da poter prendere per tempo qualunque conseguenza degli sbalzi ormonali.

Ebbene sì, carissima amica, i disturbi ormonali possono portare anche a questo, soprattutto quando diventano più frequenti.

Durante la menopausa la produzione di ormoni è rallentata, e va via via terminando con il proseguimento del processo.

Nella fascia di età 4555 anni le donne sono più soggette al tumore al seno perché più esposte alle fluttuazioni ormonali.

Considerata la natura subdola e infima della malattia, la prevenzione è lunica arma che abbiamo a disposizione per combatterla.

Se avverti un seno meno sodo, più cadente e meno consistente metti in conto anche questo esame. Non fa mai male!

Ecografie pelvica o transvaginale

Sempre nell’ottica della prevenzione, questo esame ti permette di prevenire eventuali disturbi allutero e alle ovaie che sono legati a questo periodo della vita.

Non dimenticarti che la menopausa è un cambiamento che deve per forza attraversarti; questo, però, non vuol dire che debba per forza cambiarti o trasformarti. La reazione dipende da te, e dallo spirito con il quale affronterai gli ostacoli.

Sii determinata! Te l’abbiamo detto tante volte, i 50 sono i nuovi 30! A 30 anni ti sei scoperta davvero donna, quindi perché non riscoprirti di nuovo?

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